In questa retrospettiva si presentano una ventina di opere che riassumono i filoni principali della produzione artistica di Alex Pinna degli ultimi anni: quello dei bronzi e dei ferri, con il ciclo Believe me -dove una linea di ferro guizza duplicandosi con la propria ombra in un gioco di moltiplicazione delle curve che disegnano, letteralmente, lo spazio-, le sculture Waiting for -con la figura stilizzata che si affaccia da una sorta di trampolino, come a guardare il mondo da lontano, indecisa se partecipare o meno alla affannosa vita di noi comuni mortali; infine il ciclo delle corde suddiviso tra i “classici” Alias – dove la figura stilizzata -che caratterizza tutti i lavori di Pinna- interagisce soltanto con la sua stessa corda, e gli ultimissimi Mi arrotolo e sparisco – dove la stessa figura sembra comparire da una tela arrotolata. (…)
Alex Pinna (Imperia, 1967. Vive e lavora a Milano). Diplomato all’Accademia di Brera di Milano -dove oggi detiene la cattedra di scultura- , ha fin da subito orientato la sua produzione sulla scultura ricorrendo a materiali eterogenei quali la corda, il vetro, il bronzo, l’alluminio. I suoi lavori sono stati esposti in numerose gallerie italiane e spazi pubblici italiani ed internazionali tra i quali segnaliamo: Palazzo Bentivoglio, Bologna (2022); Palazzo Bevilacqua Ariosti, Bologna (2018); Museo Marca, Catanzaro (2018); MOAH Museum, Los Angeles (2017); Museo Vigado, Budapest (2017); Museo di Arte contemporanea di Cassino (2013); Fondazione Rotella, Catanzaro (2012); Palazzo Collicola, Spoleto (2012); Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano (2010). Nella nostra galleria Alex ha esposto in numerose collettive negli ultimi cinque anni e questa è la sua prima personale nella sede di Milano.
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