2021 Pietrasanta – Africa Staged

Africa Staged - L'Africa messa in scena

10 luglio | 22 agosto 2021

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opere in mostra

    Per la sesta edizione della Collectors Night di Pietrasanta la Galleria Giovanni Bonelli rinnova la collaborazione con LIS10 Gallery e presenta al pubblico una collettiva di artisti africani contemporanei. Africa Staged – L’Africa messa in scena, curata da Alessandro Romanini, intende operare sull’onda proficua del paradosso, tentando di mettere in scena, fissare in un’istantanea una materia viva e in costante divenire come l’arte Africana, che rifiuta geneticamente di essere racchiusa in categorie. (…) in mostra alcuni degli artisti più significativi dell’ultimo cinquantennio come Malick Sidibé, Frédéric Bruly Bouabré , Chéri Samba e altri di generazioni più giovani ma già affermati come Aboudia e Gonçalo Mabunda. 

    Opere di: Aboudia, Bernard Ajarb, Nu Barreto, Armand Boua, Frédéric Bruly Bouabré, Seni Awa Camara, Soly Cissé, Lovemore Kambudzi, Gonçalo Mabunda, Esther Mahalangu, Cheri Samba.

    Africa Staged_CS-Pietrasanta

    Africa Staged CS_ ENG

    Testo critico_AFRICA STAGED_Romanini

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    2021 Gonçalo Mabunda Massimo Kaufmann

    Massimo Kaufmann Gonçalo Mabunda

    18 febbraio | 3 aprile 2021

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    opere in mostra

      La Galleria Giovanni Bonelli è orgogliosa di aprire la stagione espositiva 2021 con una doppia personale, curata da Giorgio Verzotti, di Massimo Kaufmann e -grazie alla collaborazione con Lis10Gallery- Gonçalo Mabunda.

      Nella produzione degli ultimi dieci anni di Massimo Kaufmann emerge la volontà di rendere visibile la durata del processo creativo insito in ognuno dei suoi quadri. Le opere, definibili come delle astratte atmosfere pittoriche, sono il risultato di un meticoloso e sorvegliato dropping sulla tela posta orizzontalmente di fronte a sé. Kaufmann stesso spiega che dipinge “senza alcun supporto narrativo o descrittivo (…) utilizzando un colore, tutti i colori per evitare tranelli simbolici”. La sua pittura composta da stratificazioni di trasparenze di colore può essere letta come un processo di crescente meditazione in cui i gesti vengono gradualmente ridotti al minimo. Alcune opere di grandi dimensioni dell’artista italiano saranno presentate in dialogo con le sculture di Gonçalo Mabunda che, nel 2019, ha rappresentato la sua nazione (Mozambico) alla Biennale di Venezia.  Mabunda trasforma materiali bellici -oggi dismessi- che furono utilizzati durante i sanguinosi anni della guerra civile che ha afflitto il Mozambico per ben 16 anni. L’artista si appropria di qualsiasi tipo di scarto bellico -proiettili, bombe, fucili- assemblando le varie parti per comporre maschere e troni. Le sua maschere hanno un forte potere evocativo e riescono a mantenere i valori simbolici e rituali delle antiche maschere tribali -che sono parte della cultura e della tradizione dell’artista- pur convertendole in una veste totalmente contemporanea.

      VERZOTTI-Confronti

      CS_Kaufmann-Mabunda

      Pressrelease-Kaufmann Mabunda

      Massimo Kaufmann (1963, Milano. Vive e lavora a Milano) è esponente di rilevo della generazione artistica affermatasi nei primi anni Novanta a Milano, imponendosi sulla scena italiana dopo l’Arte Povera e la Transavanguardia, utilizzando i più disparati mezzi espressivi, dall’installazione alla pittura, dalla fotografia al video e sfuggendo alle catalogazioni ed ai manifesti programmatici. Oltre al MAMbo, il suoi lavori fanno parte delle Collezioni di importanti Musei internazionali: Parigi (Fondation Cartier), Berlino (Martin Gropius Bau, Metropolis), Amsterdam (De Appel), Vienna (Palais Liechtenstein, Fondazione Ludwig), New York (Sperone-Westwater, Bronx Museum), Phoenix, Nizza (Musee d’Art Contemporaine), Roma Galleria Nazionale d’arte Moderna, (Quadriennale 1996 e 2005 , Galleria Nazionale d’Arte Moderna), Milano (PAC, Triennale, Collezione Palazzo Reale) e nei musei di Graz, Sarajevo, Tel Aviv.

      Gonçalo Mabunda (1975, Maputo District, Mozambico. Vive e lavora a Maputo)

      Nonostante l’infanzia trascorsa in un paese devastato dalla guerra civile (1975-1991) Mabunda ha potuto frequentare le scuole della capitale del Mozambico (Maputo),  ha iniziato a dipingere a 17 anni e dai 22 anni ha iniziato a lavorare come artista a tempo pieno. Ha al suo attivo la partecipazione ad esposizioni in prestigiose istituzioni di livello internazionale quali ad esempio: il Centre Georges Pompidou di Parigi (2005); il Mori Museum di Tokyo (2006); il Guggenheim di Bilbao (2016); Palazzo Reale di Milano (2016); il Palais de Tokyo di Parigi (2018). La sua prima presenza alla Biennale di Venezia risale al 2015 mentre quest’anno (2019) è stato selezionato per rappresentare il Mozambico nel padiglione nazionale. A livello internazionale collabora con la Jack Bell Gallery di Londra. Numerosi riconoscimenti internazionali gli sono stati conferiti per il suo impegno di attivista contro la guerra trasmesso attraverso i suoi lavori. La prima mostra in collaborazione tra Lis10 Gallery e la nostra galleria è stata realizzata nel 2019 presso la nostra dede di Pietrasanta. Per l’occasione è stato editato anche un catalogo di tutte le opere esposte.

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      2019 Lucca – Chiesa di San Cristoforo

      Lucca- Vanitas Vanitatum

      12 luglio | 25 agosto 2019

      Venerdì 12 luglio nella splendida cornice della millenaria chiesa di San Cristoforo a Lucca, si inaugura la mostra Vanitas Vanitatum. L’urlo della materia, che vede protagonisti gli artisti: Bertozzi & Casoni, Gonçalo Mabunda e Francesco Lauretta. La mostra curata da Alessandro Romanini riunisce gli artisti in un progetto concepito appositamente per aderire al genius loci dell’edificio che ospita la mostra, accomunati da una riflessione sull’attualizzazione contemporanea del concetto di Vanitas e fragilità, attraverso un complesso di opere scultoree e pittoriche. (…)

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      2019 Pietrasanta -Gonçalo Mabunda

      Il creatore del nascosto - Gonçalo Mabunda

      maggio | giugno 2019

      La galleria Giovanni Bonelli è lieta di ospitare nella sede di Pietrasanta la mostra personale dell’artista Gonçalo Mabunda. L’artista, che rappresenta il Mozambico alla Biennale di Venezia 2019, ha una produzione plastica che si caratterizza per l’utilizzo di materiali bellici smantellati, utilizzati nella lunga e sanguinosa guerre civile – che per 16 anni ha insanguinato il suo paese, il Mozambico – che vengono riconvertiti in una dimensione artistica. (…)

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        Gonçalo Mabunda

        Gonçalo Mabunda

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          Gonçalo Mabunda (1975, Maputo District, Mozambico. Vive e lavora a Maputo)

          Nonostante l’infanzia trascorsa in un paese devastato dalla guerra civile (1975-1991) Mabunda ha potuto frequentare le scuole della capitale del Mozambico (Maputo): ha iniziato a dipingere a 17 anni e dai 22 anni ha iniziato a lavorare come artista a tempo pieno. Ha al suo attivo la partecipazione ad esposizioni in prestigiose istituzioni di livello internazionale quali ad esempio: il Centre Georges Pompidou di Parigi (2005); il Mori Museum di Tokyo (2006); il Guggenheim di Bilbao (2016); Palazzo Reale di Milano (2016); il Palais de Tokyo di Parigi (2018). La sua prima presenza alla Biennale di Venezia risale al 2015 mentre quest’anno (2019) è stato selezionato per rappresentare il Mozambico nel padiglione nazionale. A livello internazionale collabora con la Jack Bell Gallery di Londra. Numerosi riconoscimenti internazionali gli sono stati conferiti per il suo impegno di attivista contro la guerra trasmesso attraverso i suoi lavori. Grazie alla collaborazione con LIS10 Gallery opere di Gonçalo Mabunda sono state esposte nella nostra sede di Pietrasanta nel 2019.

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