2022 The Fire and the Cow

The Fire and the Cow

a cura di Michela Martello

26 maggio | 26 luglio 2022

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opere in mostra

    The Fire and the Cow è il titolo di questa mostra collettiva, curata dall’artista Michela Martello, che porta per la prima volta in Italia i lavori di alcune artiste internazionali, di differenti generazioni, con studio a New York. Numi tutelari della mostra alcuni lavori di Carla Accardi e Carol Rama che intensificano il significato profondo di una mostra tutta al femminile (…)

    Martello, che espone anche alcuni dei suoi lavori appositamente realizzati, ha così definito la selezione delle artiste in mostra: 

    “(…) Siamo artiste di diverse generazioni, culture, etnie e credo, noi spontaneamente seguiamo la nostra linea, il nostro input genetico, solitario e domestico o immerso nella natura, ritualistico, umanistico, civico e sociale, fuori o dentro i nostri schemi e i nostri miti, con una consapevolezza matura del nostro potere creativo (…)”.

    Opere di:

    Carla Accardi, Yevgeniya Baras, Kimia Ferdowsi Kline, Lola Flash, Tamara Gonzales, Michela Martello, Sarah Peters, Carol Rama, Jean Shin

    The Fire and the Cow exhibition list of works

    The Fire and the Cow comunicato stampa completo

    The fire and the cow complete english

    Michela Martello_testo critico_ita-engl

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    2018 Super S.H.E.

    Super S.H.E.

    maggio | luglio 2018

    Opere di: Carla Accardi, Maria Lai, Michela Martello, Elena Monzo, Carol Rama

    Le opere selezionate non sono legate da tematiche o cronologia, ma dal fil rouge di alcuni concetti/attributi che compongono l’acronimo del titolo. “S” per Sacrifice (sacrificio), generalmente attribuibile alla vita di ogni artista donna in una realtà ancora oggi a predominanza maschile, ma anche Strength (forza) intesa sia come volontà dell’artista che potenza espressiva impressa nelle opere. (…) “H” per Hag (fatucchiera) come indelebile marchio che ha secolarmente accompagnato ogni attività femminile non allineata ai canoni della società ma anche Hard (duro) per indicare la difficoltà di esprimersi e di imporsi, ma anche per connotare alcuni esiti formali che non sottostanno allo stereotipo della delicatezza e fragilità femminili. (…) “E” per Elegance (eleganza), che risulta un comune denominatore di molti dei lavori in mostra (…) Infine Emancipated (emancipata), come attributo primario di una femminilità non negata ma usata per esprimere un punto di vista autonomo.

    cs_superSHE

    opere in mostra

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      2015 Behemoth

      Behemoth. The Deep Surface

      marzo | aprile 2015

      Opere di: Carla Accardi, Pierpaolo Calzolari, Peter Halley, Luigi Mainolfi, Aldo Mondino, Robert Pan, Piero Pizzi Cannella, Carol Rama, Mario Schifano, Peter Schuyff, Ettore Spalletti, Philip Taaffe, Marco Tirelli

      Curata da Federico Mazzonelli la mostra vuole essere un omaggio a Behemoth, il pesce cosmico, creatura mitica annoverata nel libro di Jorge Luis Borges Manuale di zoologia fantastica del 1957. Nel testo il pesce cosmico è l’ultima creatura sotto una serie di altre creature mitologiche che sostengono la terra, separandola dall’acqua e dall’oscurità. A questo soggetto l’immaginazione visionaria di Aldo Mondino ha donato un paio di lunghe gambe umane di giacomettiana memoria nella versione del 1969, o che richiamano quelle dei bronzi di Degas nelle successive versioni degli anni novanta. (…)

      CS_Behemoth

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